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LA SICILIA DEL DOLCE SI UNISCE

Dagli happy Sicily Days a Duciezio
L’Associazione Culturale della Dolceria, Pasticceria e Gelateria Siciliana

La 30ª edizione del Sigep sarà ricordata per i Sicily Days: la manifestazione ideata da Luciano Pennati e coordinata da Cast Alimenti. Trentacinque fra i migliori pasticcieri della Sicilia hanno inaugurato un grande evento destinato a diventare un appuntamento fisso a Rimini: Ho sempre sognato – ha detto Pennati – che il Sigep diventasse la vetrina delle specialità regionali dell’Italia per valorizzare al meglio le produzioni locali. Abbiamo voluto iniziare con la Sicilia perché è la culla della nostra pasticceria. E la squadra dei siciliani ha ricambiato l’onore ricevuto con un’esibizione straordinaria. Nella grande platea del Forum, i maestri pasticcieri, provenienti da ogni angolo della Sicilia, hanno allestito 12 box dando vita ad una spettacolare dimostrazione preparando in diretta, sotto lo sguardo incantato del numeroso pubblico, le principali specialità dolciarie della loro mitica terra: Peppe Rizza ha lavorato le masse di cacao secondo l’antica ricetta azteca producendo il famoso cioccolato di Modica che ha proposto anche in versione gelato; Antonino e Salvatore Caggegi, Giuseppe Micalizzi, Angelo Motta e Vincenzo Camarda hanno preparato le zeppole di san Giuseppe, le torte e le paste di pistacchio, gli amaretti e le paste di mandorla, squisitezze del territorio etneo; Santi Palazzolo e Salvatore Giordano hanno realizzato le irresistibili cassate e cassatine palermitane; Salvatore Garofalo e Antonino Accardi hanno fatto conoscere le dolcissime pantofole di Lercara Friddi; Salvatore Cappello oltre ai seducenti cannoli ha presentato una varietà di dolci poveri come la petrafennula; Saretto Pappalardo si è esibito nella lavorazione dello zucchero preparando anche le caramelle dell’antica tradizione; Domenico, Pietro, Vincenzo e Francesca Rosciglione hanno meravigliato gli astanti con la preparazione delle pupaccene, le statuette di zucchero simbolo della festa dei morti; Lillo De Fraia, Lirio e Calogero Di Vita hanno preparato il prelibato rollò di Caltanissetta, diventato famoso grazie al guinness dei primati come dolce più lungo del mondo; Salvatore Scarpulla e Samuele Palumbo si sono sbizzarriti con le forme e i colori della storica frutta martorana; Nuccio e Salvatore Daidone hanno sfornato dei deliziosi dolcetti al mandarino; Nicola Fiasconaro, re delle paste acide made in Sicily, ha esibito un enorme panettone che ha dialogato con la vicina montagna di pignolata bianconera realizzata da Rosario Zappalà; I giovanissimi Vincenzo e Ludovico Cinardo hanno dato prova della loro bravura con il Sicane cake e le cassatelle di Mazzarino; Michele Lo Piano e i fratelli Giuseppe e Salvatore Miraglia hanno preparato e fritto le raviole nissene; e non poteva mancare il torrone, affidato alle abili mani di Giuseppe e Gianfranco Nitro che con molta pazienza e creatività l’hanno modellato realizzando una gigantesca sagoma della Sicilia, sulla quale Vincenzo Calabrese ha collocato un artistico carretto siciliano in pastigliaggio. Il servizio è stato ottimizzato dalla professionalità del maestro Michele Tedesco. Il trionfo del lavoro di squadra di tutti i pasticcieri siciliani è stato raggiunto con l’allestimento – in dimensioni reali – della Vuccirìa. Il celebre quadro di Renato Guttuso – rappresentante uno scorcio tipico del mercato palermitano – è stato riprodotto in zucchero, cioccolato e marzapane. I visitatori hanno fatto la fila per ammirare da vicino il pesce spada, le triglie, le cozze, gli ortaggi, la frutta e tutti gli altri prodotti, in mostra sui banconi, trasformati in artistiche dolcezze. Peccato che sia mancato all’ultimo momento, per disguidi tecnici, un adeguato trompe d’oeil di sfondo e una migliore regia nella distribuzione delle luci: altrimenti, sarebbe stato  un vero e proprio capolavoro!

Vittorio Santoro e Luciano Pennati; dietro di loro, Salvatore ScarpullaI Sicily Days sono stati ripresi dalle telecamere interne dell’organizzazione e trasmessi dai max video presenti in platea. La presentazione e il commento tecnico sono stati piacevolmente curati da Pierpaolo Magni e da Vittorio Santoro, mentre lo scrivente ha rinforzato la performance sotto il profilo storico e culturale. Simpatico e anche significativo l’intervento di Sasà Selvaggio: il comico palermitano di Striscia la Notizia, irrompendo tra le fila dei pasticcieri, ha tenuto ha sottolineare che: “Questa è un’ottima occasione per dimostrare che la Sicilia non è solo mafia, ma anche e soprattutto una terra ricca di tradizioni e di gente che ogni mattina si alza alle cinque per lavorare sodo! Importante anche il riconoscimento che i media hanno dato all’evento. Rai Uno, Sky e alcune televisioni straniere hanno trasmesso ottimi servizi.

 

 

Il bilancio delle dolci giornate siciliane al 30° Sigep è dunque più che positivo; diventa straordinario se oltrepassiamo il sipario di Rimini e raccontiamo l’immediato proseguimento che c’è stato in Sicilia. Infatti, grazie al forte entusiasmo, tutti i pasticcieri dei Sicily Days più altri valenti colleghi si sono riuniti il 2 febbraio a Montedoro – un piccolo comune della provincia di Caltanissetta – per dare una meritata e necessaria continuazione all’evento appena trascorso.

 

 

L’11 febbraio a Caltanissetta, con un atto pubblico davanti al notaio Laura Candura, 20 soci hanno fondato Duciezio, l’Associazione della Dolceria, Pasticceria e Gelateria Siciliana. Presidente Salvatore Farina; vicepresidente Salvatore Scarpulla; tesoriere Samuele Palumbo; segretario Lillo De Fraia; consiglieri Michele Tedesco, Nuccio e Salvatore Daidone.

 

Dalla sala consiliare del paese ospitante, più di 60 pasticcieri e gelatieri in divisa hanno approvato con applausi fragorosi le proposte pronunciate dallo scrivente: 1) Dare vita a Duciezio: il nome allude in maniera significativa a duci (dolce) e al più grande ed eroico re dei Siculi. Presidente onorario Emilia Coccolo Chiriotti – direttore di “Pasticceria Internazionale”; il comitato scientifico-professionale sarà costituito da: Luca Caviezel, Tino Venuti, Ninì Cosentino, Rosario Pappalardo, Antonio Daidone e Salvatore Scarpulla, maestri storici della pasticceria siciliana, e Biagio Settepani – pasticciere siciliano a NewYork. 2) Istituire il Premio Pupaccena. La statuetta di zucchero, antichissimo dolce in via d’estinzione, si presta ad essere consegnata ogni anno, in occasione della manifestazione più importante che organizzerà la neo associazione, ad un personaggio che abbia contribuito con la sua opera a valorizzare l’identità, la cultura e l’immagine della Sicilia. Il pupo di zucchero sarà realizzato grazie ad un concorso rivolto agli studenti delle Accademie siciliane che si cimenteranno a creare lo stampo e a curarne la decorazione. I personaggi meritevoli del premio, per fortuna sono tanti: quello trainante, per inaugurare l’iniziativa potrebbe essere Andrea Camilleri. 3) L’appuntamento annuale dell’associazione sarà organizzato nella prima decade di febbraio ( dopo il Sigep e prima del Carnevale) e proposto ogni anno in una città diversa che abbia i requisiti di un patrimonio storico–culturale da valorizzare. Durante questa manifestazione i maestri pasticcieri rappresentanti le nove provincie onoreranno la città che li ospita realizzando il dolce tipico del luogo che andrà poi in degustazione durante la consegna del Premio Pupaccena. Contemporaneamente, invece, giovani apprendisti pasticcieri si misureranno in un concorso – presieduto da Luciano Pennati – dedicato alla tradizione dolciaria siciliana. Il giovane vincitore riceverà come premio la partecipazione ad uno stage a New York presso i laboratori di Biagio Settepani. 4) L’altro appuntamento importante per l’associazione sarà quello di organizzare nel periodo dopo la Pasqua i Sicily Days all’estero, cioè in una località straniera significativa per la storia e la cultura dell’isola. Il filo d’oro da seguire è quello delle colonizzazioni. La prima performance è prevista in Normandia, in memoria della conquista normanna della Sicilia nell’11° secolo. Hauteville è  infatti una cittadina nel cuore della verde regione francese, da dove partirono le famiglie che poi diedero vita al regno di Sicilia. Guglielmo, Costanza, Tancredi, Roberto, Ruggero… tutti d’Altavilla! L’anno seguente potrebbe essere la volta della Germania di Federico II; poi la Spagna e via di seguito. Sarebbe una sorta di colonizzazione al contrario e servirebbe per istaurare preziosi contatti e scambi anche – naturalmente –  commerciali. Dopo la riunione, lo stuolo bianco dei professionisti ha simpaticamente invaso la piccola pasticceria di Montedoro per consegnare una targa ricordo alla signorina Luigina che alla veneranda età di 88 anni continua ancora a deliziare i  compaesani con i suoi dolci e la sua granita di limone. L’incontro di Montedoro è stato trasmesso con un ampio servizio dal Tg Rai3 Sicilia e riportato con notevole evidenza dai quotidiani siciliani.

 

Il gruppo fondatori di Duciezio e la Sala Consiliare di Montedoro

con i pasticcieri dei Sicily Days.

 

Salvatore Farina