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Scatola Duciezio 2017

Uno scrigno di dolcezze di Sicilia con 16 tipologie di dolci (29 pezzi) rappresentativi di tutto il territorio siciliano, custodisce la Tessera 2018 "Socio ordinario" dell'Associazione Duciezio, l'annuario/calendario e il depliant descrittivo.

Costa solo 30€: inviaci un messaggio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. con i tuoi dati e potrai ricevere la scatola a casa nell'arco di pochi giorni.

 

La scatola contiene:

 

scatola2017_1.jpg- Due Mandarinetti di Nuccio Daidone - Pasticceria Daidone - Catenanuova (EN).

L'innovazione che fa rima con emozione e con... il maestro Daidone, ha dato vita a questa perla di pasta di mandorla caratterizzata da un' esclusiva essenza al mandarino. Questa straordinaria leccornia che fa socchiudere le pupille e spalancare le papille, è il frutto della profonda conoscenza ed esperienza.


- Due Buccellati di Lorenzo Gallina - Pasticceria Gallina - San Michele di Ganzaria (CT).

E' una delle specialità più antiche del calatino. L'impasto interno è un delizioso equilibrio di miele, mandorle e bucce di arancia. L'esterno è caratterizzato dall'artistica pizzicata che la rende veramente unica.

 

- Due tronchetti al cioccolato e un torrone di Davide Scancarello - Tentazioni e Sapori - Caltanissetta.

La giovane età non deve trarre in inganno: Davide Scancarello è... un artigiano antico! La sua ventennale formazione affonda le radici nel torronificio più prestigioso della città di Caltanissetta. I dolci che Davide propone in questa scatola sono rappresentativi della sua vasta produzione incentrata sulla trasformazione della frutta secca in capolavori dolciari. Il suo segreto si chiama: "sindrome della perfezione": ingredienti sempre eccellenti e lavorazione sempre al top dell'artigianalità, con un costante controllo e verifica della qualità.

 

- Un Niuru e un UccuniNiuru - Deliziosi Sapori di Mario Guarnera e Bar Roma dei F.lli Giaimi - Capizzi (ME)

U Niuru è il dolce tradizionale di Capizzi: l'antico comune nel parco dei Nebrodi. E' di origine conventuale. La maestria della sua preparazione consiste nel saper tostare le mandorle e dosare la cannella e i chiodi di garofano. Ingredienti: mandorle tostate, zucchero, farina, chiodi di garofano, cannella. U UccuniNiuru è una variante de "u niuru" con al suo interno un bianco cuore di mandorla che palpita quando sente il delicato profumo della scorza di limone.

 

- Tre Scorzette di arancia candite di Pippo Pirruccio - Pasticceria Caprice - Palazzolo Acreide (SR)

La scorza d'arancia candita è molto conosciuta perché è la chicca che brilla sulla cassata e sul cannolo: i due dolci più famosi della pasticceria siciliana. In questa semplice e seducente ricetta, la scorza di arancia diventa protagonista insieme al cioccolato fondente. Questo matrimonio ha il potere di esaltare il delizioso gusto dell'arancia fino al raggiungimento di una goduria suprema: vera e propria estasi sensoriale. La versione della Pasticceria Caprice è da capolavoro.

 

Quattro Piparelle di Soccorso Colosi - Pasticceria Colosi- Gualtieri Sicaminò (ME) 

La piparella è un dolce messinese. E' una prelibatezza unica perché ha la capacità di sorprendere chi non lo conosce e magari lo mette in bocca con diffidenza; ma quando si inizia a sgranocchiarlo, la scoppiettante friabilità trasmette immediatamente un tripudio di sapori che invoglia a prenderne subito un altro. Se poi lo si intinge in una buona malvasia: il peccato di gola è meritatamente assicurato. 

 

 

- Due Amaretti di Alessandro Granata - Bar Antica Gelateria F.lli Granata - Nicosia (EN)

Alessandro Granata al titolo di pasticciere ha sempre preferito quello di "artigiano del dolce". Grazie alla sua innata abilità artigianale è riuscito a "sfornare" le prelibatezze scritte nel prezioso ricettario antico ricevuto in dono dai fratelli D'Alessandro. L'amaretto è stata la specialità che ha avuto subito un enorme successo. Quando si assaggia, il sapore è così coinvolgente che ti fa ricordare i dolci di una volta.

 

- Un Cioccolato di Bonajuto - Antica Dolceria Bonajuto - Modica (RG) 

Con oltre 150 anni di vita la Dolceria Bonajuto è la più antica fabbrica di cioccolato di Sicilia ancora in attività... ". Questo primato continua a vincere ogni volta che si degusta un cioccolato di Bonajuto. Il motivo è semplice: da sempre l'azienda Bonajuto-Ruta interpreta in maniera esemplare l'antica ricetta arrivata a Modica direttamente dal Messico. Grazie all'opera di Franco Ruta il cioccolato di Modica è diventato famoso in tutto il mondo. Il cioccolato con Sale di Mothya è una tavoletta dalla personalità robusta con 80% di cacao minimo.

 

- Due Passavolante e due Carrubo di Andrea Giannone - Andrea Giannone Pasticceria - Scicli (RG)

Siamo dinanzi a due specialità dolciarie che esprimono in maniera straordinaria i sapori e i profumi del territorio di Scicli e di tutto il ragusano. Andrea Giannone - figlio e nipote d'arte - ha eseguito le due antiche ricette con amore e sapienza: nonna Rosa sarebbe stata... ed è orgogliosa! "Passavolante" perché durante "u firriatu" dei matrimoni questi biscottini erano talmente prelibati che letteralmente: "passavano volando" via! Il carrubo è l'albero che rinforza l'identità della zona di Ragusa e dopo i tragici eventi di Falcone e Borsellino è diventato l'emblema della lotta contro la mafia.

 

 - Una Pignolata messinese di Lillo Freni - Pasticceria Freni - Messina 

Di pignolate in Sicilia - sopratutto durante il periodo di Carnevale - ce ne sono tante, ma quella di Messina è unica. Ed è così buona che non si ha la pazienza di aspettare le maschere e i coriandoli, ma si prepara durante tutto l'arco dell'anno. La pignolata di Messina ha un'altra particolarità: è quasi impossibile farla a casa. E' un dolce che richiede la conoscenza e l'esperienza di un vero pasticciere. Lillo Freni l'ha imparata a fare da suo padre; e suo padre l'aveva imparata a fare dai padri della pasticceria messinese.     

 

 - Una Pantofola di Salvatore Garofalo - Pasticceria Oriens - Lercara Friddi (PA)

La pantofola è un dolce squisito di origine conventuale. Ha un impasto croccante ed è ricoperto da una glassa di albume d'uovo, zucchero a velo e succo di limone; la farcitura è di mandorle, frutta candita e scaglie di cioccolato. Salvatore Garofalo è un pasticciere di chiara fama che sa coniugare in maniera eccellente la tradizione con l'innovazione. L'antica ricetta della pantofola viene eseguita con la maestria dell'artigiano e la sapienza dell'esperto pasticciere.     

 

 - Una Frutta martorana di Davide Scancarello - Tentazioni e Sapori – Caltanissetta

Dopo la cassata e il cannolo, la frutta martorana è il terzo dolce più famoso della pasticceria siciliana. Non è un caso: lo si deve alla semplicità degli ingredienti - mandorla e zucchero - e alla particolare lavorazione che dà la possibilità ai pasticcieri di mettere in mostra la propria bravura artistica. Questo mandarinetto è speciale: contiene tutta l'esperienza che Davide Scancarello ha della lavorazione della mandorla e l'utilizzo dello stampo di gesso realizzato dal maestro Salvatore Scarpulla.     

 

 - Due Crocette di Lillo Defraia - Pasticceria La Romana – Caltanissetta

Il maestro Lillo Defraia è il centravanti di una squadra straordinaria che si chiama "Comitato di Quartiere Santa Croce" di Caltanissetta. Questa squadra è formata da un gruppo di nisseni che ama in maniera particolare la propria città e ne vuole quindi recuperare la memoria storica. Attraverso un'appassionata ricerca il Comitato è riuscito a fare risorgere dalle nebbie del passato due specialità dolciarie di origine conventuale: la Spina Santa e le Crocette. Il sapore di quest'ultime non è solo all'arancia e al limone, ma del dolce ricordo di quelle monache benedettine che avevano creato la ricetta. Per gustare la Spina Santa dobbiamo credere alla realizzazione di una scatola Duciezio dedicata alla Pasqua.

    

- 50 g. di Mandorle salate & speziate di Sebastiano Monaco - Pasticceria Corsino - Palazzolo Acreide (SR)

E' il punto esclamativo della scatola! E' la prova provata che i pasticcieri - padroni della propria arte - possono fare anche a meno dello zucchero e inoltrarsi in un territorio solo apparentemente di non loro competenza; e quando lo fanno: si materializza la poesia! Sebastiano Monaco utilizza la mandorla - uno degli ingredienti principali della pasticceria siciliana - come dolce naturale e la magnifica con il sale e il peperoncino.

 

La città di Modica

 

Cenni sulla città di Modica, che ospiterà la manifestazione:

Antica capitale della Contea. Le antichissime origini di Modica e le vestigia in essa raccolte testimoniano la bellezza di un sitoModica S Giorgiodove il tardo barocco;e qualche illuminato esempio di liberty predominano quasi in modo assoluto. Rendono il grado di civiltà di una comunità che si sviluppa per secoli in quella che fu la capitale di un'antica e potente Contea, il cui territorio, in pieno medioevo, si estendeva sino alle porte di Palermo. "Un regnum in regno" grazie al quale la Contea vantava proprie leggi e consuetudini (il Conte batteva moneta) che fecero della città un fiorente centro commerciale e agricolo. Visitare Modica è come penetrare all'interno di una città aerea. Nella diversità delle quote altimetriche, dove si adagiano interi quartieri, si concentrano, nella spazio di una fazzoletto, i monumenti più suggestivi.

MOdica Chiesa S.PietroModica, per due importanti monumenti, La Chiesa di San Pietro a Modica Bassa e per San Giorgio a Modica Alta è entrata a far parte nel giugno del 2002 nel patrimonio dell'umanità dell'Unesco. L'itinerario ideale può partire dalla Chiesa di San Pietro, dedicata al santo patrono della Città in stile tardo barocco e neo classico è a tre navate sulle cui scalinate si trovano le statue dei dodici apostoli. Accanto alla Chiesa
in una suggestiva stradina sorge la chiesetta rupestre di San Nicolò inferiore risalente al XII secolo A.C. A pochi metri dal Castello dei Conti, l'imponente Duomo di San Giorgio con la sua monumentale scalinata di 250 gradini.La chiesa a 5 navate custodisce pregevoli opere come il polittico del XV secolo.

A Modica Alta si trova  la Chiesa di Santa Maria del Gesù con l'annesso chiostro uno degli esempi più belli del gotico chiaramontano.

Da visitare infine Cava Ispica con il suo Parco Archeologico, un sito rupestre monumentale fra i più ricchi ed estesi d'Europa. Il tour virtuale non può cheModica Chiostro SMaria del Ges comprendere le due chiese maggiori, San Pietro e San Giorgio, poi il Castello dei Conti e i palazzi dallo stile tardo barocco che si affacciano sulle vie e le piazze della Città: Palazzo Tommasi Rosso, Palazzo Ascenzo, Palazzo Rosso-Cannizzaro, Palazzo Grimaldi, Palazzo della Cultura, sede dei musei cittadini.

Modica è famosa per il suo cioccolato prodotto ancora con il metodo originale, quello degli Atzechi e poi ispanico, che concretizza un prodotto
 singolare e molto di tendenza per i golosi del "Cibo degli dei". Un cioccolato speziato che ha reso la città famosa nel mondo. Da rilevare l'mpanatigghia: cioccolato misto a manzo dal sapore inarrivabile. Ogni anno si tiene in Città ChocoModica: un riconoscimento alla città come Polo Sud del Cioccolato.

Concorso "Dolcezze al Ficodindia"

Anche quest'anno si ripete la manifestazione dedicata al Ficodindia promossa dal Comune di Roccapalumba e denominata "OPUNTIA FICUS INDICA FEST". Duciezio e i suoi pasticceri parteciperanno alla "Sagra" che si svolgera adl 19 al 21 Ottobre 2012, nella sua 13esima edizione.

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