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Le interviste di Pasticceria Internazionale

     

    GIOVANNI PACE

 

Giovanni PaceIl desiderio di intervistare l'amico maestro pasticciere Giovanni Pace, mi ha spinto lo scorso giugno ad andarlo a trovare a Porto Rotondo dove, ormai da diversi anni, lavora durante la stagione estiva. Nella bellissima e famosa località turistica della Sardegna, l'accademico palermitano è lo chef di fiducia di Gianni Lombardo, titolare di ben tre locali: La Gelateria del Molo, La Pasticceria del Molo e il Bar della Piazza. Gianni Lombardo è un imprenditore illuminato arrivato in Costa Smeralda una ventina di anni fa al seguito del principe Karim Aga Khan. Volontà, coraggio e scelte ispirate sempre dal principio di qualità hanno portato Lombardo a diventare il numero uno della gelateria e pasticceria di Porto Rotondo. Aver voluto al proprio fianco un maestro del calibro di Giovanni Pace è la prova provata di quanto l'imprenditore tenga al suo primato. Nella suggestiva cornice del delizioso molo con le sue belle barche ormeggiate proprio di fronte alla gelateria, incontro Giovanni. E' seduto in uno degli ultimi tavoli, a ridosso di una coreografica parete lignea dove troneggia un grande timone. "Nei momenti di pausa – mi dice – sono sempre qui, al tavolo 121. E' una postazione strategica: sono vicino all'ingresso del laboratorio, lontano dal via vai dei clienti e posso contemplare l'orizzonte del mare pensando alla mia vita... a breve, media e lunga distanza". La nostra chiacchierata-intervista non poteva avere un luogo e una dimensione migliore.
Come hai fatto a sbarcare in Sardegna nella vipposa Costa Smeralda me lo dirai in seguito. Adesso mi piacerebbe che tu mi raccontassi quando e dove è cominciata la tua carriera di pasticciere?

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  TOTUCCIO DI MARCO

Totuccio Di MarcoIl grande Goethe, al termine del suo avventuroso e appassionante viaggio nella nostra penisola, sbarcando in Sicilia, venne folgorato dalla visione del paesaggio naturale e umano che gli si presentò davanti agli occhi. L'emozione ricevuta dovette essere così profonda da indurre lo scrittore tedesco ad affermare che: "l'Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell'anima: qui è la chiave di tutto". Consentitemi, parlando di Bagheria, di fare il verso a Goethe: la Sicilia, senza Bagheria, non sarebbe immaginabile e resterebbe incomprensibile. In questa città, che ha dato i natali a Guttuso, alla Maraini, a Tornatore, a Scianna e a Buttitta, si trova la chiave di tutta quanta l'Isola. Quell'isola che ha sempre dovuto misteriosamente convivere con le sue più estreme contraddizioni: aristocratica e plebea, coraggiosa e vigliacca, eroica e mafiosa, allegra e melanconica, dolce e amara... Il triste e contemporaneamente gioioso ritornello di Vitti 'na crozza – la canzone simbolo della tradizione popolare siciliana – esprime in maniera straordinaria questo carattere conflittuale tutto siciliano. Ebbene: Bagheria con le sue meravigliose ville barocche e i veraci quartieri popolari; i suoi verdi agrumeti e le campagne assolate di giallo; il suo mare vicino e lontano; la sua gente generosa e riservata: è "Sicilia" allo stato puro. Nel Settecento doveva essere una sorta di Versailles palermitana, principi e duchi l'avevano, infatti, eletta a residenza estiva. Tra le tantissime regge – se ne contano più di venti! – quella più famosa ed estrosa è Villa Palagonia, meglio nota come Villa dei Mostri. Al suo interno, nel salone degli specchi e all'esterno, nel giardino sormontato dalle grottesche statue, sono stati girati numerosi film con protagonisti d'eccezione, come Alberto Sordi e Sergio Castellito. Proprio in via Palagonia, al civico 113, dove un tempo sorgeva il viale d'ingresso della storica villa, si trova oggi il Bar Ester, diventato, anno dopo anno, un locale culto per gli appassionati della pasticceria e della gelateria artigianale. La sua fama ha valicato i confini cittadini riuscendo ad imporsi nel competitivo territorio regionale.

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                  RICCARDO ILLY

Riccardo-Illy

Ho incontrato Riccardo Illy a Palermo, in occasione del workshop di fine marzo organizzato dal suo Gruppo spa e dedicato a prestigiosi direttori di hotel e a grandi chef della ristorazione provenienti da mezzo mondo. L'appuntamento con il presidente Illy, mi fu fissato dal dott. Francesco Sandrone - direttore commerciale Agrimontana - presso l'Antica Focacceria San Francesco durante la cena programmata dal workshop. Ricordo che, oltre a preparare una rosa di domande, cercai di procurarmi pure un po' di informazioni dirette sul carattere e la personalità dell'importante personaggio che avrei dovuto intervistare. "E' carismatico – mi risposero in coro -, è un uomo dotato di un carisma particolare".

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      ANTONIO CAPPADONIA


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Cerda è una graziosa cittadina siciliana che si affaccia sulle fertili colline del territorio madonita. Un tempo il suo nome era legato alla "Targa Florio", la mitica gara automobilistica, che per settant'anni ha visto sfrecciare sul suo difficile e affascinante circuito i più grandi campioni del volante, da Alessandro Cagno a Vincenzo Lancia, da Enzo Ferrari a Tazio Nuvolari. Da oltre un trentennio il paese di Cerda è conosciuto anche per le sue piantagioni di carciofi; il caratteristico "fiore con le spine" raccolto in queste terre è apprezzato dappertutto. L'importanza di questo ortaggio per la comunità cerdese è testimoniata dal successo della Sagra del Carciofo, che si svolge ogni anno il 25 aprile, e da un singolare monumento di circa 8 metri, che troneggia in piazza davanti alla chiesa madre e al municipio. Negli ultimi anni, questo piccolo comune della provincia di Palermo, si è arricchito di una esclusiva attrazione rappresentata dalla Gelateria Cappadonia, situata proprio al centro del suo corso principale. Infatti, una costante moltitudine di visitatori, proveniente anche da fuori provincia, è attratta dalla seduzione di venire qui, a gustare un gelato artigianale firmato Antonio Cappadonia. Questo successo è strettamente legato ai prestigiosi riconoscimenti che Cappadonia ha conquistato sui più importanti palcoscenici del settore – al Sigep di Rimini, al Campionato Italiano dei Gelatieri a Venezia Lido, al Guinness dei primati dell'Eurochocolate di Perugia... – e anche, soprattutto, al suo titolo di Accademico. Infatti, Antonio Cappadonia è stato annoverato, sin dalla sua fondazione, tra i membri dell'Accademia dei Gelatieri Italiani.

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